San Martino
L'intarsio
Nato verso il 330 d.C. a Sabaria (Pannonia) a
15 anni Martino, figlio di un ufficiale romano, fu incorporato
nella guardia imperiale a cavallo. Già a questo periodo
trascorso nella milizia, nell'Italia settentrionale e in Francia,
si ricollega il ricordo delle virtù eroiche di Martino
e della sua azione più celebre: davanti ad Amiens avendo
scorto un povero che, nudo, si appellava invano al buon cuore
dei passanti, Martino, non avendo altro con sé, divise
in due con un colpo di spada il suo mantello militare e ne diede
metà al povero.
Nella notte vide in sogno Gesù che indossava
la metà di tale mantello e ne comprese la chiamata. Ad
Amiens all'età tra i 18 e 20 anni, Martino ricevette il
battesimo. Poco dopo abbandonò la milizia, essendosi rifiutato
di prendere le armi contro i barbari, "Sono soldato di Cristo,
non posso fare la guerra". E per evitare la taccia di vile
si offrì di stare in primissima fila armato solo della
croce. Si riferisce che Martino, abbandonato il servizio militare,
fu da Ilario consacrato esorcista e iniziato agli studi teologici.
Martino fu in seguito in Pannonia, in Italia (a
Milano, Gallinara in Liguira e a Roma) sempre adoperandosi contro
l'arianismo dominante. Di nuovo a Poitiers, dove frattanto Ilario
era tornato dall'esilio, fu consacrato diacono ed in seguito
prete. Ritiratosi a vita eremitica a Ligugé, nel primo
monastero delle Gallie da lui fondato, Martino dopo 10 anni fu
trattato quasi a forza dal suo eremo ed eletto a voce di popolo
vescoco di Tours il 4 luglio 371. Ma egli risiedette quasi sempre
nel monastero di Marmoutier, alle porte della città, uno
dei tanto monasteri da lui fondati.
L'"Apostolo delle Gallie", come venne
chiamato, mori nel 397 proprio in una di queste terre di missione,
a Candes, nella Turenna, diventando subito uno dei pochi e primo
non-martiri venerati come santi.
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San Martino nella sua valle
Intarsio mm 1667x767
1996
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